L’autrice volge lo sguardo alla lingua dei segni. Quaranta ritratti di bambini che raccontano fiabe come cappuccetto rosso o esprimono i sentimenti e concetti astratti. I protagonisti utilizzano un linguaggio iconico completo di grammatica e sintassi che rivela l’origine del linguaggio e della comunicazione. Le mani si muovono con raffinatissimi gesti. L’espressivitá del volto e del corpo donano il tono e l’andamento al discorso. I bambini ritratti sono sia sordi che udenti. La lingua dei segni li unisce e permette loro di esprimersi in uno spazio tridimensionale.